Conflitto Russia-Ucraina: conseguenze anche per il settore trasporti

I casi
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5/04/2022


Gli effetti della guerra Russia-Ucraina sulle imprese italiane, colpiscono anche il settore della logistica e dei trasporti. 

In questo nostro ultimo articolo avevamo già evidenziato le principali conseguenze per le nostre aziende, ma le problematiche che la guerra sta causando sono sempre più evidenti, anche nel settore trasporti. Molte difficoltà derivano dalla mancanza di materie prime per il blocco dei porti ucraini. 

In particolare, la chiusura del Porto di Mariupol, dal quale partivano navi con carichi di acciaio verso la nostra regione, ha compromesso l’attività produttiva di fabbriche ed acciaierie. L’importazione italiana di acciaio dall’Ucraina è di 2,82 milioni di tonnellate di prodotti nel 2021 - secondo i dati di Siderweb -, con un aumento di oltre il 20% rispetto al 2020; di cui il 91% sono materie prime e semilavorati. A gravare sulla situazione anche l’attacco al centro siderurgico di Mariupol, Azovstal, importante fornitore di acciaio per molte grandi realtà produttive italiane, da cui proveniva il materiale per la lavorazione anche di numerose aziende friulane. 

A marzo è giunto al porto di Monfalcone l'ultimo carico di bramme di acciaio da Mariupol; considerata la fornitura momentaneamente interrotta, una volta esaurite le scorte, le aziende italiane si dovranno rifornire da zone diverse, come dal Sud America, sviluppando nuovi rapporti commerciali. 

In aggiunta alla sospensione della catena di approvvigionamento, l’International Chamber of Shipping (ICS) evidenzia anche il problema della carenza di forza lavoro nel settore marittimo globale, essendo quasi il 15% dei marittimi russi e ucraini. 

Oltre ai rapporti commerciali interrotti e ad attività produttive in difficoltà, è ferma anche la produzione di molte aziende italiane che hanno sedi in Ucraina o in Russia, nel settore siderurgico, ma anche nel settore dell’agricoltura, dalle risorse energetiche, petrolio e gas, del tessile, nonché dei trasporti, con l’interruzione di molte commesse e il conseguente calo di fatturato. Quello della logistica e dei trasporti è un settore già fortemente penalizzato dalla pandemia COVID-19, che ha portato ad un aumento generale dei costi (prezzi elevati dei noli marittimi e aumento del costo del gasolio e del Gnl). A causa del conflitto Russia-Ucraina la filiera dei trasporti si trova ad affrontare ulteriori difficoltà, con inconvenienti ed incertezze sia per il trasporto via mare sia su gomma.